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La prospettiva da cui comprendere OPPT 1776 e la Sovranità individuale

UNA NARRAZIONE DELLA STORIA

Comprendere come il Trust di OPPT 1776 può agire immediatamente (senza mediazione) sulla nostra quotidianità richiede di riscoprire la nostra condizione di esseri umani, essenze eterne incarnate, al di là del velo di realtà organizzato e costruito attraverso gli ultimi 700 anni di storia monetaria, economica e di conseguenza sociale e culturale.

Dobbiamo metterci nella posizione di chi si concede di guardare l’evoluzione storica delle strutture istituzionali, economiche, finanziarie e sociali nel loro insieme.
Dobbiamo cercare di comprendere il micro e il macro contemporaneamente: come cambia la realtà del singolo individuo a seguito di scelte legate ai diritti, alle consuetudini, alle leggi che regolamentano la vita quotidiana e le sue relazioni.

Dobbiamo sviluppare uno sguardo che ci permetta di vedere e comprendere le dinamiche del sistema di cui facciamo parte, anche se non l’abbiamo scelto consapevolmente.

Ci hanno raccontato da generazioni che la vita è regolata da certe leggi ma ci hanno nascosto o camuffato la legge originale su cui queste leggi sono state costruite.
Non ci hanno detto che con il nostro silenzio (e fiducia) hanno costruito una rete di connessioni tra loro come volevano che il mondo funzionasse e come noi saremmo stati indotti a comportarci entro questo funzionamento. ci hanno detto di fare il certificato di nascita e l’abbiamo fatto, ci hanno chiesto di pagare le tasse e l’abbiamo fatto, ci hanno detto di onorare quelli che loro chiamano debiti con le banche e l’abbiamo fatto.

Ma non ci siamo mai chiesti perchè andava fatto il certificato di nascita e a cosa serviva nè dove era depositato o perchè il codice di Apgar era così importante, non ci siamo chiesti dove andavano a finire i soldi che noi versavamo con le tasse dando per scontato che servissero per far funzionare i servizi pubblici, non ci siamo chiesti a chi dovevamo tutti quei soldi chiamati da loro debito pubblico, non ci siamo mai chiesti come facessero le banche a prestare così tanti capitali in forma di “debito”, non ci siamo mai posti il problema di aver sempre bisogno di mediatori con tutto: l’istituto della scuola per mediare con il mondo della conoscenza; gli avvocati per mediare il nostro rapporto con la giustizia; i medici per mediare il nostro rapporto con la nostra salute; i poliziotti per mediare con la sicurezza; l’etichetta di “artista” per mediare con la creatività; l’etichetta di “terapista espressivo” per mediare con l’espressività …..

Dobbiamo cercare di comprendere il velo che si sta sgretolando per riuscire a “vedere” la realtà che che gli sta dietro. Realtà a cui non abbiamo più fatto riferimento, tutti presi a cercare di trovare armonia e realizzazione dentro i confini di quei paletti costruiti artificialmente che ci hanno da sempre raccontato che “il mondo funziona così”.

 

Quadro di sintesi co-costruito dei fatti legati a OPPT 1776

Un quadro riassuntivo con i link principali del percorso OPPT 1776.

E’ una tabella che stiamo costruendo in itinere, se ci sono segnalazioni o integrazioni invate una mail a comunicazione@manabi.it

mappa di sistema 1 – 3 ottobre 2013

Invito al Sogno

Amici,

proviamo per gioco a immaginare che tutte le sovrastrutture di controllo che l’umanità ha generato in millenni di “evoluzione” vengano meno, perdendo il loro potere sulle persone.

Immaginiamo che le Banche, i Governi e tutte le Corporazioni finanziarie, economiche, giuridiche, politiche, religiose, educative, sanitarie, ecc. semplicemente smettano di avere valore. Che non siano più legalmente legittimate da un sistema che le impone alle persone come dati di fatto, come necessità, come ragnatele che strutturano la vita.

Immaginiamo così che ciascuna persona si riappropri della Sovranità Personale come qualità di responsabilità verso sé stessa e verso gli altri e che debba ridefinire daccapo le modalità e le strutture della convivenza sociale.

E’ possibile creare questa immagine nella nostra mente?

E’ possibile reggere nel cuore il peso di una tale libertà?

Per alcuni lo è. Ed è anche un pensiero gioioso e liberatorio.

Dunque proseguiamo.

Se questo accadesse all’improvviso e coinvolgesse tutte le persone della terra ci sarebbe un evidente rischio di anarchia, di caos, di anomia. Questo perché gli esseri umani sulla terra, in gran parte, vivono ancora identificati con un Ego ripieno di qualità conflittuali come rancore, giudizio, gelosia, invidia, aggressività, potere, avidità…

Immaginiamo invece che un tale cambiamento avvenga con il ritmo di uno stillicidio: goccia a goccia, una persona alla volta. E immaginiamo consequenzialmente che le persone che scelgono di “uscire” dal sistema/matrix culturale siano quelle più consapevoli di Sé, della propria natura, delle proprie caratteristiche umane, fondate su un’etica naturale e universale, sulla condivisione, sulla cooperazione, sull’appartenenza – non tanto al gruppo, alla famiglia, alla razza, al genere, alla religione, ecc. – quanto alla Grande Famiglia Umana che abita ed evolve sulla terra.

Immaginiamo ora che queste persone comprendano che l’unico accordo valido a livello universale sia quello tra sé stesse e il proprio creatore (comunque lo si voglia chiamare) e che il vivere insieme si debba definire in base ad un’unica legge di riferimento: “Realizza ciò che è la tua natura, senza pregiudizio o danno versi gli altri”.

Ripeto: “Realizza ciò che è la tua natura, senza pregiudizio o danno versi gli altri”.

Sarebbe un po’ come rendere in linguaggio giuridico l’insegnamento di Cristo (e di tanti altri maestri prima e dopo di lui).

E immaginiamo che questo sogno (che per chi vive maggiormente la dimensione dell’attaccamento è invece un incubo, dato che l’esperienza storica umana insegna che gli schiavi, in ogni epoca, hanno avuto anzitutto paura della libertà, come si ha paura del vuoto, dell’abisso, dell’ignoto) possa essere realizzato non con la forza, non con il conflitto, non con l’incoscienza, ma attraverso un atto legale, sostanziato, documentato, giuridicamente inattaccabile e carico di consapevolezza panoramica (del funzionamento del sistema, dei limiti del sistema e della possibilità di ridefinire nuovi sistemi di convivenza).

Sembra incredibile, ma questo sogno è già stato sognato. Da molte persone. Incarnate e non. E questo sogno ha guidato una persona e con lei un gruppo di persone a realizzare un’operazione legale dalle conseguenze di gigantesca portata.

Un miracolo di creatività umana, senza dubbio guidato da intelligenze sovra-umane, quelle che molti chiamano guide spirituali e che anche noi a Manabì ci siamo abituati a conoscere grazie al contributo di amici sensitivi quali Bruno Pepe e Walter Ferrari (per non citare altri grandi esempi che potrete trovare documentati nel web, tra cui Ramtha e Bashar) ha realizzato un primo grandioso Scacco Matto al sistema, attraverso l’opera della geniale coscienza di Heather Ann Tutti-Jarraf, trustee dell’One People’s Public Trust.

A voi la libertà di approfondire, se lo credete.

A Manabì stiamo studiando la questione e chiediamo a tutti coloro che vogliono aiutare questa intelligenza collettiva emergente, di segnalare le proprie riflessioni e comprensioni. Sarà mia cura farle circolare tra gli interessati e mantenere tutti i Manabiani informati dei progressi.

Un abbraccio Topico-Utopico a tutti e al Tutto