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Io Ti Canto

DOVE:  Spazio Manabì a Merate, via Statale 5/R  (LC):

Io Ti canto
SABINE WENDT  

Energia che si trasforma in canto e suoni

Dalle parole di Sabine: “Durante l’ incontro sperimentate la magia di canti e suoni intuitivi, ispirati dall’energia delle persone presenti. Offro ai partecipanti la possibilità di vivere un’esperienza di canto personalizzato: il suono risveglia, richiama, scioglie, affina la capacità di ascolto. Il suono unisce l’uomo con tutto ciò che lo circonda, con ciò che è visibile ed invisibile. Il suono è un ponte tra te e me.”.

sabine wendt

Nell’incontro del 22 novembre Paola Rossi condividerà gli effetti benefici del Labirinto di Chartres

Nel 2010 vicino a Bologna ho percorso il mio primo labirinto e credo che proprio quella sera
mi sia resa conto che “il labirinto” è uno strumento che mi appartiene. Successivamente
ho fatto altre esperienze e l’anno scorso ne ho costruito uno.
Quest’anno sono andata a Chartres e ho percorso quello che è stato costruito nel 1290 all’interno della Cattedrale. Sono tornata a casa e ne ho costruito uno uguale, solo di una
dimensione più ridotta.
Il mio labirinto è stato costruito su un pannello di 6 metri per 6 metri ed è di color verde.
E’ perfettamente uguale a quello di Chartres e cioè a 11 sentieri, il più grande che si conosca.
Il labirinto è un simbolo antichissimo che appartiene a tutti i popoli.
Percorrere il labirinto ha svariati significati, nell’antichità lo percorreva il pellegrino che non aveva la possibilità di poter andare in Terra Santa per chiedere “grazia”.
Questo labirinto è ad unica via, l’entrata e l’uscita coincidono e percorrerlo è una vera e propria
esperienza dentro a se stessi.
Il labirinto diventa man man che lo si percorre un processo meditativo, mettendo un piede davanti all’altro, daremo pace alla mente e troveremo il nostro centro.

 

Sabine si presenta

Vivo la mia attività, la mia professione come un’espressione di me stessa, quindi, come tutto cambia in ogni momento della vita, così cambia anche l’espressione di me e non è possibile fissare un’immagine di me, che lavora con gli altri, che rimane statica, ferma nel mio tentativo di definirla. Potrei dare tanti nomi al mio ruolo professionale ma le definizioni creano aspettative  e non si tratta di corrispondere a delle aspettative ma di aprirsi, di permettere a se stessi di riconoscere ed esprimere il proprio potenziale. Così aiuto le persone a rendersi consapevoli di aver dentro di sé tutto ciò di cui hanno bisogno e quindi aiuto loro a riconoscere, contattare ed esplorare le loro risorse, la loro antica saggezza, il loro essere divino. I miei canti che sono un veicolo per muovere l’energia, per affinare l’ascolto e per espandersi al di là dei propri limiti, mi sostengono in questo intento.

La mia ricerca professionale comprende l’esperienza di insegnante nella Scuola Steineriana, la formazione di direttore di Psicodramma moreniano e quindi la conduzione di gruppi usando metodi d’azione come Psicodramma, Sociodramma e Playback Theatre. Strada facendo ho sviluppato il metodo “Io Ti canto” che utilizzo sia a livello individuale che di gruppo.

meditation canto

FREQUENZE, RISONANZA E CORPO UMANO (da http://www.musica-spirito.it)

Armonizzare significa riportare lo stato di equilibrio attraverso l’uso sapiente delle frequenze. E’ ciò che avveniva nello sciamanesimo e nel Nada Yoga, e che oggi viene riscoperto dalla musicoterapia, dalla biopsicofonica e dalla cimatica. Lo si può fare attraverso il principio della risonanza, con tecniche come il canto curativo, il massaggio sonoro o la meditazione ascoltando frequenze opportune.

Il suono prodotto dalla voce esiste in tutte le culture antiche e presenti, ci appartiene perché risuona in noi, si amplifica nei nostri organi e nelle cavità del nostro corpo, giocando e rimbalzando al nostro interno.

Pensiamo al canto religioso o spirituale, a come crea un punto di connessione tra la realtà e la sacralità che la permea. Pensiamo alla natura, e a com’è possibile udire melodie e canti prodotti dagli animali, dal vento, dal mare, o dagli alberi.

Da sempre il canto è stato utilizzato per guarire le persone fisicamente (ad es. nada yoga), per lo spirito (canti rituali), per alleviare le sofferenze (canti di lavoro), scandito i ritmi della vita (primavera, raccolto nei campi, battesimi, matrimoni, funerali, ecc.).

La preghiera, quando è unita al canto, è molto profonda e vibra al nostro interno riuscendo ad arrivare a cambiare la nostra chimica. Se il corpo è coinvolto interamente nel canto, lo spirito cresce con esso e diventa un tutt’uno.

Un bambino è influenzato dal canto della madre, perché l’udito è il primo senso che si sviluppa. Anzi, per chi crede nella reincarnazione, esiste una memoria inconscia che collega la coscienza di tutte le vite vissute e che una cosa profonda come le vibrazioni del canto e della meditazione, può recuperare.

Se la vibrazione sonora ha poteri effettivi sulla materia e quindi sul nostro corpo, allora il canto diventa la forma di sviluppo di queste qualità per eccellenza e, quando unito alla meditazione, ne amplifica le proprietà.